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psicoPEDAGOGICAmente

ÉQUIPE ACCREDITATA PER DIAGNOSI DI DISTURBI

SPECIFICI DELL'APPRENDIMENTO

DISTURBI SPECIFICI DELL'APPRENDIMENTO

 Trattamento e potenziamento dei  disturbi specifici dell’apprendimento, servizi psico-pedagogici

l disturbi specifici dell’apprendimento (la sigla usata a scuola e dall’OMS è quella di DSA) sono dei deficit del funzionamento del sistema nervoso centrale che si manifestano con delle difficoltà significative e persistenti nell’automatizzazione delle competenze di base specifiche per l’area di apprendimento coinvolta. Essi sono determinati da disfunzioni neurobiologiche che interferiscono con il normale processo di apprendimento, ma che lasciano inalterato il funzionamento intellettivo generale. Questo significa che il disturbo specifico dell’apprendimento ha una base neurobiologica e spesso ereditaria, si ha fin dalla nascita, non scompare nell’arco degli anni a seguire ma con il tempo i bambini e i ragazzi imparano a compensare le loro difficoltà o meglio le loro diversità. Il primo punto importante è che il disturbo specifico non è una malattia ma un modo diverso di apprendere e di imparare. La prima componente fondamentale è che per diagnosticare queste difficoltà specifiche è importante accertare che il bambino o

il ragazzo sia cognitivamente nella norma ossia INTELLIGENTE. Un primo aspetto che accomuna tutti loro è che sono bambini/ragazzi brillanti ed intelligenti. Il secondo aspetto che è presente in tutte le aree di apprendimento interessate è la mancanza di automatismo ossia in una condizione normale, quando si impara una nozione poi non si dimentica nel tempo, come per esempio le tabelline o una regola ortografica, invece per un dislessico o discalculico questo automatismo non esiste quindi ogni volta è come se fosse la prima e devono ripartire sempre da capo.

I disturbi dell’apprendimento comprendono quattro aree:

  • la dislessia è il mancato automatismo nella lettura che si presenta deficitaria riguardo la velocità o l’accuratezza. La lettura si mostra lenta, con inversioni di pezzi di parola, omissioni di lettere, salti riga, confusioni di suoni o la tendenza dei bambini a leggere la parola in forma intuitiva;

  • la disortografia è la difficoltà ad imparare le regole ortografiche o i suoni delle singole parole; il bambino disortografico presenta una difficoltà nell’applicare le regole di conversione dal suono alla parola scritta e quindi a riconoscere i suoni che compongono la parola, a individuare le regolarità o irregolarità ortografiche e a individuare il corretto ordine con cui questi elementi si compongono.

  • la discalculia è la mancata automatizzazione delle procedure del calcolo e del numero. Il bambino discalculico può presentare difficoltà nella cognizione numerica (meccanismi di quantificazione, seriazione, comparazione, capire il valore posizionale delle cifre, associazione numero quantità, eseguire calcoli a mente) nelle procedure esecutive (lettura, scrittura, messa in colonna dei numeri) e di calcolo (recuperare i risultati delle tabelline, recupero dei fatti numerici e algoritmo del calcolo scritto).

  • la disgrafia è la difficoltà nella motricità fine e quindi nella riproduzione di un tratto grafico intelligibile e nella gestione visuo-percettiva dell’impaginazione del foglio. Il bambino disgrafico può presentare una cattiva impugnatura della penna o matita, poca capacità di utilizzare lo spazio nel foglio, difficoltà nel produrre forme geometriche e nella copia di immagini, alternanza tra macro e micrografia. La grafia si presenta difficile da leggere soprattutto per il carattere del corsivo.

COME VALUTARE I DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO

La diagnosi di dislessia, disgrafia e disortografia, di discalculia, viene fatta in seguito ai risultati di test specifici. Questi sono volti ad accertare lo stato degli apprendimenti delle abilità strumentali, il funzionamento cognitivo, neuropsicologico ed emotivo. L’obiettivo è che la valutazione sia effettuata il prima possibile per individuare e prevenire le difficoltà del bambino soprattutto da un punto di vista emotivo e psicologico. Se il bambino nel corso dei primi anni scolastici si sentisse continuamente inadeguato e non capace di raggiungere alcuni obiettivi potrebbe innescare un meccanismo psicologico di frustrazione e di bassa autostima arrivando a volte a rifiutare la scuola manifestando disturbi psicosomatici: mal di pancia ricorrenti, rabbia, mal di testa, rifiuto ed opposizione allo svolgimento dei compiti a casa, conflitto con le persone adulti intorno a lui. Una volta avvenuta la valutazione di disturbo specifico dell’apprendimento sarebbe necessario attivare una collaborazione efficace tra la scuola, i genitori e i professionisti esterni per trovare le giuste strategie per aiutare il bambino sia dal punto di vista dell’apprendimento che da un punto di vista psicologico.

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